3 novembre 2016
di Emma Barsiola, Olivia Barsiola, Lizbeth Barsiola, Ekaterina Vorontsova

Situato presso il porto di Halifax, il Molo 21 è stato per lungo tempo definito la Porta del Canada. Dal 1928 fino al 1971, più di un milione di persone di cui 470.000 italiani sono entrate nel Paese da lí.
Molti emigranti sono arrivati dall’Inghilterra, Irlanda, Italia, Ungheria, Olanda e altri Paesi Europei.
Al loro arrivo ufficiali controllavano le pratiche di immigrazione. Se tutto era in regola erano ammessi a restare in Canada. Alcuni cercarono lavoro a Halifax, ma molti salirono sui treni della CNR, la ferrovia nazionale, diretti in altre città Canadesi.
I primi emigranti si stabilirono soprattutto a Toronto e Montreal alla ricerca di posti di lavoro nelle manifatture e nelle costruzioni, ma anche nelle piccole città sedi di miniere e industrie.
Molti di loro non resistettero al clima freddo del Canada e ritornarono in Italia, ma molti rimasero e formarono la base delle Comunità italocanadesi, creando zone conosciute come Little Italy nelle grandi città.
Nel 1971, Pier 21 chiuse a causa del calo di immigrazione dovuto al cambio di mezzi di trasporto, dalla nave all’aereo.
Nel 1999 l’edificio del Pier 21, venne ristrutturato e riaperto, per ricordare tutti coloro che sono passati dalle sue porte, arricchendo il Paese. È l’unico edificio in Canada addetto all’immigrazione dal mare.
Il Molo 21 è adesso Museo nazionale dell’immigrazione del Canada ed esplora le storie delle persone che sbarcarono qui alla ricerca di una vita migliore per loro e le loro famiglie, e, il contributo alla cultura, all’economia, allo stile di vita diversificato che forma oggi il Canada.